i Il malfatto di Carpenedolo
Un piatto povero, ma ricco di sapore e tanta fantasia che da decenni è presente sulle tavole di tante famiglie di Carpenedolo. Oggi la Pro Loco assieme ai ristoranti del paese, vuole valorizzare e riscoprire questo piatto della tradizione tramandato da nonne e bisnonne.
Ogni famiglia ha la propria ricetta, chi lo realizza con spinaci, erbette o cicoria, chi lo condisce con burro e salvia e chi con il pomodoro.
Ciò che importa è non perdere la memoria di piatti che nel bresciano hanno segnato la storia e il Malfatto di Carpenedolo è senza dubbio tra queste importanti ricette, una di quelle da valorizzare e gustare!
Ricetta dei Malfatti di Carpenedolo
Ingredienti per 4/6 persone
- 1 Kg. spinaci in foglia ancora da cucinare
- 5 uova
- 3 etti di formaggio grana
- 1,5 etti circa di pane grattugiato
- un pizzico di sale
- una noce moscata intera da grattugiare
- farina bianca q.b.
Preparazione
Lavate gli spinaci e lessateli in poca acqua salata, scolateli, strizzateli e tritateli fini, lasciate raffreddare; grattugiate e aggiungete agli spinaci la noce moscata.
Aggiungete le uova intere, il sale e mescolate per bene il tutto con l’aiuto di una forchetta.
Aggiungete ora il formaggio grana grattugiato e mescolate ancora.
Versate ora il pane grattugiato, amalgamate per bene tutti gli ingredienti con l’aiuto delle mani.
Se l’impasto risultasse ancora troppo molle, aggiungete poco per volta altro pane grattugiato, sino ad ottenere la giusta consistenza (ne troppo dura, ne troppo morbida).
Una volta finito l’impasto, su di un tagliere distribuite una spolverata di farina bianca, prendete parte dell’impasto e formate un lungo cilindro facendo rotolare sul tagliere infarinato.
Una volta creato il cilindro, con l’aiuto di un coltello tagliate e create i malfatti lunghi circa 3 – 4 cm.
Appoggiateli su un vassoio sempre spolverato di farina bianca per evitare che si attacchino.
In un tegame fate sciogliere burro e salvia, nel frattempo lessate i malfatti in acqua bollente e salata, quando affioreranno a galla la cottura sarà ultimata, scolateli, impiattate, spolverate con formaggio grana e condite con burro e salvia, avendo l’accortezza di servire subito.
Si ringrazia la rivista Vini & Cucina Bresciana per il prezioso contributo Testi di Germano Bana Fotografie: GB Services Studio